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Wikiculture, è una tesi collaborativa multipiattaforma, è un nuovo modo di concepire la rete. Una cultura open source che basa il proprio sviluppo sullo scambio reciproco di "ricchezza" interiore tra individui, riducendo tutto a tre principi, condividere, collaborare, creare.

mercoledì 31 marzo 2010

Estratto tesi - Capitolo 1 - Le api costruiscono alveari, noi telefoni cellulari!

Sia tra gli animali che nella nostra società alla base della collaborazione c'è senza dubbio il “gruppo”, che oggi grazie alle ultime tecnologie possiamo creare e riunire con modalità nuove e inedite. Tali strumenti, che per il gruppo sono un elemento costitutivo importante per crearsi e supportarsi, acquistano un ruolo di rilievo anche nella vita del singolo individuo, l'interazione e la simbiosi tra singolo e gruppo assomigliano quindi all'organizzazione “collettivamente simbiotica”, caratteristica della società delle api. 
L'insieme di  queste tecnologie diventa luogo chiave di socializzazione e interazione, non fa parte dell'individuo stesso ma è integrante della società nel suo insieme, non è solo il frutto della socializzazione ma anche suo promotore, “le api costruiscono alveari, noi telefoni cellulari” (Clay Shirky, 2008). 

Sebbene non sia parte di una singola ape, l'alveare è parte integrante della colonia, e non è solo plasmato, ma plasma la vite stesse dei suoi ospiti. L'alveare è uno strumento sociale, una parte della tecnologia dell'informazione delle api, che letteralmente serve da piattaforma per la comunicazione e la coordinazione, le quali garantiscono la spravvivenza della colonia. La api non possono essere comprese, se prese singolarmente, al di fuori della colonia o del loro ambiente condiviso e co-costruito. E' lo stesso con le reti sociali dell'uomo; le api costruiscono alveari, noi telefoni cellulari
Clay Shirky – Uno per uno, tutti per tutti
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martedì 23 marzo 2010

Il Grande Fratello ...è storia vecchia?


Il Grande Fratello è storia vecchia?
 Che la potenzialità del web abbia un prezzo non previsto?... forse sarebbe meglio dire la comodità del web.

L'essere "controllati", forse è solo lo scotto da pagare per poter comprare la cover per il nostro cellulare direttamente da Hong Kong e per poter chattare con un nostro compagno delle medie che odiavamo e con cui ora condividiamo foto? Per poter sapere cosa succede in Iraq grazie a Twitter o YouTube... e così via.

Google, Facebook. LinkedIn sanno tutto di noi.. Cosa leggiamo, cosa guardiamo con chi parliamo, per quanto tempo. Sanno con chi facciamo le foto, le vacanze, con chi abbiamo lavorato, perché ci siamo dimessi ecc ecc... Con il successo del web 2.0 comincia a nascere il sospetto verso questo servizi, un Grande Fratello globale si nascose dietro l'angolo, ma è realtà? La nostra privacy, la nostra identità, tanto gelosamente custodite sono minacciate adesso? Ma forse la libertà di qualche anno fa era solo illusione... il nostro gestore telefonico sa perfettamente chi chiamiamo e per quanto, la poste sanno con chi ci scriviamo e spesso anche i contenuti dei pacchi che riceviamo.. come mai non ci impaurisce questo? Probabilmente ci siamo solo assuefatti al'idea, essendo "istituzioni" più antiche.
Ma allora tra qualche anno non faremo più caso se Google ci propone dei link in base alle nostre ricerche precedenti? O se condivide in automatico la nostra posizione quando ci colleghiamo alla rete?

venerdì 12 marzo 2010

Wikiculture applicata al mondo reale

Ecco un esempio di come potrebbe materializzarsi nel mondo reale quella che si intende per Wikiculture.
La scena è tratta dal film "Un sogno per domani" e presenta il progetto scolastico del protagonista che si basa sun un semplice concetto di collaborazione, "passa il favore"!





Secondo voi è un'utopia? 
Il web 2.0 potrebbe rendere accessibile e realizzabile 
un sistema assolutamente inattuabile nella "first life"?



giovedì 4 marzo 2010

Prometeus - la rivoluzione dei media



Uno scenario futuristico... cosa se sarà del web tra 15 anni?
Come influenzerà la nostra società e la percezione che l'uomo ha del sapere e della condivisione?






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