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Wikiculture, è una tesi collaborativa multipiattaforma, è un nuovo modo di concepire la rete. Una cultura open source che basa il proprio sviluppo sullo scambio reciproco di "ricchezza" interiore tra individui, riducendo tutto a tre principi, condividere, collaborare, creare.

venerdì 19 febbraio 2010

BINGO!


Una raccolta dei commenti e degli interventi più significativi, che hanno centrato il senso di WikiCulture (hanno fatto BINGO appunto) e che maggiormente hanno ispirato altre riflessioni o parti del progetto.


ORA TOCCA A TE!




Laura - 11 maggio 2010


"Sarebbe molto facile se le persone smettessero di privilegiare sempre comportamenti attestati su un feroce individualismo (purtroppo in Occidente la mentalità del self-made man è l'unica vincente e socialmente accettata) e tenessero invece ben presente che la loro crescita personale è resa possibile solo dal contatto e dallo scambio con gli altri, a partire dalla famiglia, poi dalla scuola, dal lavoro ecc ecc. Come possiamo pensare di non "passare mai il favore" a chi ci ha permesso di diventare individui completi e realizzati? Non siamo isole, siamo animali sociali, parte integrante di una comunità che deve autoalimentarsi attraverso un continuo scambio reciproco." Vai al commento

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Cecilia - 07 maggio 2010
"Quindi potremmo dire che il potenziale di Wikipedia come frutto di "intelligenza collettiva" si può meglio sviluppare in relzione a fatti o argomenti di cui si può avere una conoscenza diffusa o su cui è facile reperire informazioni, mentre per temi di cui c'è solo una conoscenza elitaria c'è il rischio di diffondere informazioni manipolate o tendenziose, proprio perchè pochi possono correggerle o implementarle?" Vai al commento

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Francesco - 15 aprile 2010
"Pensare di essere un "io che so tutto" sarebbe presuntuoso, ma ognuno di noi ha le proprie esperienze e le proprie conoscenze. Quindi ognuno di noi esercita, chi più e chi meno, la capacità espressa sal verbo "sapere".




Il "sapere" non è solo un concetto intellettivo. Anche il "saper fare" è parte di quel "sapere". Quindi il suddetto verbo contempla non solo lo scibile, ma anche il fattibile; si parla quindi non solo di conoscenze teoriche, ma anche di conoscenze pratiche. (...) E il modo è da sempre una comunità di più categorie e, in definitiva, di più saperi. Non esiste la professione del tuttologo! Esiste invece una divisione individuale dei compiti mirata a uno sviluppo collettivo. Questa è e sempre sarà la politica del nostro mondo.
Un mondo composto da tanti -piccoli o grandi- "io che so" (...)
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Cecilia - 25 marzo 2010
"Lo scotto da pagare per la comodità del web è il controllo, dici? Secondo me ci sono tre aspetti di questo controllo da non sottovalutare. Primo, l'aspetto commerciale. Le informazioni che si possono ricavare dai social network a cui siamo iscritti e le tracce che lasciamo durante la navigazione sono una preda ambita da aziende che impostano le loro strategie di marketing su una pubblicità altamente targhettizzata e personalizzata... Ed esistono già cose del genere, quando per esempio tornando sullo stesso sito di acquisti ti si propongono articoli analoghi a quelli comprati l'ultima volta.
Secondo, l'aspetto "politico", il vero Grande Fratello. Se è vero che i social network ed internet si sono spesso mobilitati contro regimi (...)
Vai al commento e continua a leggere



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Daniele da Firenze - 18 febbraio 2010
"Effettivamente il fenomeno Google merita adeguata riflessione. Personalmente non riesco a non rimanere ammirato dalla straordinaria iniziale intuizione (e perseveranza) dei fondatori e dalla continua capacità di sfornare nuovi, utilissimi strumenti. 






Ma è anche vero che il concetto stesso di "catalogazione" e "ricerca" delle informazioni sul web corre il rischio di diventare affare di pochi o addirittura un monopolio." Vai al commento

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Costanza da Firenze - 6 febbraio 2010
"Io sono per una condivisione che si anche fisica, non solo virtuale, sono per sfruttare questo tipo di social network per organizzare , fissare, ideare momenti di scambio che possano far si che smuovino e sveglino le menti umane, per alzarle dalla sedia e uscire.." vai al commento!


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Cosimo da Firenze - 4 febbraio 2010
"Ammetto che la sperimentazione in campo letterario e cinematografico dell'interconnessione alla rete ha esasperato alcune paure.
Ma, esagerando, lo sperimentare tutti un mezzo comune per accedere a dati e condividere idee...
Beh, mi pare quasi un'esperienza mistica. Se ben preparati gli sperimentatori potrebbero trovare delle basi su cui edificare davvero una comunità vasta e pacifica.
" vai al commento



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Cosimo da Firenze - 4 febbraio 2010
"Io uso gli strumenti 2.0 per organizzare il mio tempo libero e non ho mai avuto tanto tempo da dedicare ad amic e parenti come adesso. Abbinando un terminale multimediale mobile ad opportunità come Facebook o Msn ho l'opportunità di eliminare tempi morti. Comunico in tempo quasi reale con tutti quelli che conosco (o quasi) e riesco a vederli più spesso, magari venendo incontro ad impegni e districandomi meglio tra le mille cose che ognuno di noi ha da fare.
Il contatto umano si restringe evitando incontri casuali. Vedi la fila alla posta che citavi. Ma aumenta il contatto con persone che condividono i tuoi stessi interessi, svaghi oppure hobby. Quind ipotenzialmente più affini al tuo modo di vivere o carattere
." Vai al commento





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