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Wikiculture, è una tesi collaborativa multipiattaforma, è un nuovo modo di concepire la rete. Una cultura open source che basa il proprio sviluppo sullo scambio reciproco di "ricchezza" interiore tra individui, riducendo tutto a tre principi, condividere, collaborare, creare.

lunedì 1 febbraio 2010

Collaborare sui Social Media... perchè?


Facebook, Flickr, LinkedIn, Twitter, Wave, sono solo alcuni dei più famosi... 


... i social media stanno invadendo il web e non solo per far divertire le persone... perchè? 
Migliaia di persone ogni giorno comunicano e condividono, condividono sapere, informazioni, progetti, notizie... perchè? 
Se è vero che c'è chi si diverte guardando il calcio o buttandosi con un elsatico da un ponte, può esistere chi si diverte a collaborare con persone sconosciute e non, tramite i mezzi gratuiti che il web offre?


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8 commenti:

Costanza 4 febbraio 2010 alle ore 14:11  
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Costanza 4 febbraio 2010 alle ore 14:20  

Nulla da togliere al grande potenziale di tutti questi social media..ma non si finirà per chiudersi e nascondersi davanti ad uno schermo per finire sempre più in un mondo virtuale?
Non si corre il rischio che tutto venga fatto tramite un intelligentissimo computer e si perda il gusto del "vedersi dal vivo"?
Pensiamoci..poste on line, ricariche telefoniche on line, email, chat, video conferenze, giornali e libri leggibili su internet..etc etc...
E l'uomo? le passeggiate alla posta, le possibilità di fare nuovi incontri e stringere mani?!?
Non correremo il rischio di diventare dei grassoni con il sedere appoggiato ad una sedia e gli occhi a palla?!
Lancio qui una pura e semplice provocazione..

Cosimo Coli 4 febbraio 2010 alle ore 20:18  

Posso risponderti con un'esperienza personale Costanza. Io uso gli strumenti 2.0 per organizzare il mio tempo libero e non ho mai avuto tanto tempo da dedicare ad amic e parenti come adesso. Abbinando un terminale multimediale mobile ad opportunità come Facebook o Msn ho l'opportunità di eliminare tempi morti. Comunico in tempo quasi reale con tutti quelli che conosco (o quasi) e riesco a vederli più spesso, magari venendo incontro ad impegni e districandomi meglio tra le mille cose che ognuno di noi ha da fare.

Il contatto umano si restringe evitando incontri casuali. Vedi la fila alla posta che citavi. Ma aumenta il contatto con persone che condividono i tuoi stessi interessi, svaghi oppure hobby. Quind ipotenzialmente più affini al tuo modo di vivere o carattere.

Per il sovrappeso infine... beh... io un po rotondetto son sempre stato ;-)

Costanza 4 febbraio 2010 alle ore 21:25  

Ahaahah...si si certo..ma io parlavo di quelle cose quotidiane che ti davano modo di incontrare persone..pensa alla spesa..la puoi fare online ora..oppure andare al cinema..ti puoi scaricare i film..e puff chiudono i cinema..
La mia paura è che si finisca per creare un "mostro" sempre più intelligente abbrutendo la specie umana.. :)

Cosimo Coli 4 febbraio 2010 alle ore 23:28  

Perchè da quando si possono scaricare i film tu hai smesso di andare al cinema ?
Oppure scarcare musica ti ha tolto la voglia di andare ad un concerto ?

La specie umana poi si abbrutisce a prescindere dal mezzo che usa. Quello è un'altro problema :-)

Costanza 5 febbraio 2010 alle ore 13:57  

Si si certo..ma io parlo di un prossimo futuro..pensa alle future generazioni...
Noi siamo "salvi" perchè abbiamo vissuto e stiamo vivendo una sorta di passaggio..
Ma chi nascerà in un mondo dove tutto funzionerà con un click è ovvio che avrà qualche problema in più no?!?!

;)

Cosimo Coli 6 febbraio 2010 alle ore 09:44  

Noi non siamo "salvi" per nulla. Anzi, stiamo perdendo, con l'età, quella duttilità di pensiero che è tipica dei giovani. Ovvero iniziamo a pensare che un tempo si stava meglio, che il mondono è più quello di una volta etc etc...
Scordandoci di come sognavamo, da piccoli, un cambiamento.

In quanto adulti abbiamo delle rsponsabilità. Dobbiamo curarci del mezzo adesso, non del contenuto dei media del futuro.

Ora che possimo farlo scegliamo di costruire una rete libera, non controllabile e non limitabile da nessuno. Siamo questi privati, aziende o governi.

I contenuti li decideranno gli utenti. Ed in uno spazio infinito avremo posto per le vecchie glorie che ci danno soddisfazione e per le nuove tendenze che lasceremo ai giovani di domani :-)

Se tra 20 anni i concerti si guarderanno ad nduzione cerebrale tramite uno spinotto... chi cavolo siamo noi per dire che era meglio in un'altra maniera ?

Ripeto, costruiamo un'nfrastruttura solida e potente e versatile. Progettiamo l'ambiente dove la mente dei nosti figli attingerà quello di cui ha bisogno. Con gli stessi criteri di amore e l'esperienza personale che ci fa disporre le loro caamerette e scegliere l'educazione da trasmettergli...

Costanza 6 febbraio 2010 alle ore 12:51  

Io non dico che bisogna fermare il progresso, e per carità lungi da me il fatto di fermare il prolificare i sogni dei bambini e di noi bambini di un idea di cambiamento.

Però dai, ammettiamo che l'idea di assitere ad un concerto tramite uno spinotto fa un pò...tristezza?!?

Io sono per una condivisione che si anche fisica, non solo virtuale, sono per sfruttare questo tipo di social network per organizzare , fissare, ideare momenti di scambio che possano far si che smuovino e sveglino le menti umane, per alzarle dalla sedia e uscire..

Vedi i flash mob, o la stessa informazione...l'informazione più libera gira in rete..e io da ADULTA ti dico che da una parte mi fa tristezza, perchè penso a chi non ha la possibilità di entrare in rete, e da un'altra ne colgo il potenziale...riesce in parte a squarciare quel Velo di Maya dal quale siamo avvolti.

Ma...non dimentichiamoci che è sempre l'uomo che ha la capacità di rendere tutto questo possibile.

Ti ripeto la mia paura è un appiattimento globale dove sarà la macchina a comandare...

:)

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