- L'anima di questo blog è la tua collaborazione! -

Wikiculture, è una tesi collaborativa multipiattaforma, è un nuovo modo di concepire la rete. Una cultura open source che basa il proprio sviluppo sullo scambio reciproco di "ricchezza" interiore tra individui, riducendo tutto a tre principi, condividere, collaborare, creare.

giovedì 25 febbraio 2010

Tesi - estratto capitolo 1 - Progetto di civilizzazione - Pierre Lévy

[...] Partendo dal presupposto che dove c'è l'uomo c'è intelligenza e dove c'è umanità quest'ultima diventa distribuita, Pierre Lévy sostiene che l”intelligenza collettiva” sia un vero e proprio progetto di civilizzazione. Tale progetto può essere estremamente valorizzato  proprio grazie alle nuove tecniche di comunicazione soprattutto se si è in grado di metterle in sinergia. Il punto di svolta dell'era contemporanea, infatti, sta nel fatto che oggi se due persone sono a conoscenza di due nozioni complementari l'una con l'altra hanno la possibilità di entrare in contatto con estrema facilità, scambiarsi il proprio sapere e cooperare.

Immaginando una società interconnessa, collettivamente intelligente,
le si può richiedere un senso etico?

 Un organismo così complesso e vario
può avere dei valori di base comunemente condivisi?



Se vuoi ricevere i nuovi articoli nella tua casella di posta, inserisci il tuo indirizzo email:

Altrimenti se preferisci, iscriviti al feed per essere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog! Per maggiori informazioni sui feed, clicca qui!

4 commenti:

Franky 25 febbraio 2010 alle ore 19:42  

Purtroppo è da smentire il presupposto di base, dato che non è assolutamente vero che dove c'è l'uomo c'è l'intelligenza! Anzi, spesso e volentieri dov'è c'è l'uomo c'è tutt'altro che l'intelligenza!

"Cogito ergo sum" (Cartesio).
Significa che dal momento che penso, esisto. Non che dal momento che penso, sono intelligente!

Detto ciò, credo che le conclusioni di questa tesi siano da prendere considerando che la premessa della tesi stessa è sbagliata.

Mattia 25 febbraio 2010 alle ore 21:45  

Ma in questo caso non si parla di intelligenza intesa come saggezza, come buon senso... altrimenti la domanda proposta nel post risulterebbe quasi come "una comunità che ha buon senso, ha buon senso?"
Invece con "intelligenza" si fa riferimento a quella capacità che ci distingue dal resto degli esseri viventi indipendentemente che poi venga usata per un fine giusto o sbagliato. La bomba atomica e la stampa sono entrambe frutto della nostra intelligenza.
Partendo da questo punto di vista è corretto dire che dove c'è uomo c'è intelligenza... ora il punto è, immaginando un'intelligenza di tipo collettivo,dopo aver dimostrato che l'intelligenza di per se' è neutra, è possibile che nasca un senso etico comune o è chiedere troppo?

Cecilia 10 maggio 2010 alle ore 21:40  

L'intelligenza è neutra ma la "civiltà" no!
Non capisco se stai parlando della società "mondo" o dell'Occidente.
Nel primo caso, pensi che l'interconnessione possa aiutare a far superare i contrasti culturali?

Mattia 10 maggio 2010 alle ore 23:45  

L'interconnessione può senza alcun dubbio far superare i contrasti culturali... diventa un comune denominatore.

Può influenzare la società "mondo" come l'Inglese ha influenzato lo sviluppo economico contemporaneo.

Ovviamente non sono cambiamenti che avvengono in dieci anni, si parla di decenni se non secoli... ma il potere di Internet è cento volte superiore a quello della stampa che permise a Lutero di far tremare il potere temporale della Chiesa Cattolica o a quello delle strade romane che permisero a Roma di dominare l'economia del mediterraneo.

Related Posts with Thumbnails

  © Blogger template 'A Click Apart' by Ourblogtemplates.com 2008

Back to TOP